Il “bonus amianto” è una agevolazione presente in Italia dal 2016 prevista dal decreto del Ministero dell’Ambiente, questo permette a tutti i titolari di redditi d’impresa di ottenere un credito d’imposta del 50% per i costi necessari per la bonifica e lo smaltimento di strutture in amianto.
L’agevolazione viene concessa attraverso 3 quote annuali verso tutti gli imprenditori che effettuando lavori di bonifica o di smaltimento dell’amianto e dell’eternit sulle proprie strutture produttive. Per beneficiare di questo incentivo, l’importo dei lavori inerente a bonifica e smaltimento non deve essere inferiore ai 20mila euro, è previsto in tetto massimo di credito d’imposta par a 200mila euro, per tanto se i lavori superano la soglia dei 400mila euro la quota percepita sarà inferiore al 50%.
Le spese ammesse
Le spese ammesse al credito d’imposta del 50% è inutile dirlo che sono quelle spese per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto/eternit, come ad esempio per la rimozione e smaltimento di lastre di amianto, coperture in eternit, tubi, canalizzazioni e contenitori per il trasporto e lo stoccaggio di fluidi, sistemi di coibentazione, etc.
È possibile richiedere anche un bonus del 10% per un massimo di 10mila euro, per le spese sostenute di consulenza professionale legate allo smaltimento dell’amianto.
Tutte le spese sostenute per gli interventi consecutivi alla bonifica, non rientrano nel bonus amianto, fermo restando che vi sono altri bonus da poter sfruttare come ad esempio l’eco-bonus 110%
Come richiederlo
La domanda va inoltrata al Ministero dell’Ambiente, che ha 90 giorni dalla ricezione della domanda, per comunicare all’azienda la risposta con l’importo spettante.
L’agevolazione introdotta dal Dm 15 giugno 2016 in vigore dal 17 ottobre, prevede che il credito d’imposta al 50% possa essere ripartito in massimo 3 quote annuali di pari importo (non rilevanti ai fini Ires e Irap).
La domanda deve contenere:
- Costo complessivo dei lavori
- Ammontare delle singole spese e del credito d’imposta richiesto
- Dichiarazione di non aver già̀ goduto di altre agevolazioni per le stesse voci di spesa
- Piano di lavoro (presentato all’Ausl competente) di ciascuna bonifica amianto
- Comunicazione fine lavori alla Ausl, con relativa documentazione attestante l’avvenuto smaltimento dell’amianto in discarica autorizzata e l’eventuale certificazione di restituibilità degli ambienti bonificati redatta dall’Azienda Sanitaria Locale
- Documenti fiscali attestanti le spese sostenute (fatture, quietanze, bonifici, ricevute, etc …)
dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà per gli altri aiuti “de minimis” qualora fruiti nei due anni precedenti a quello in corso
Se possiedi un’azienda e vuoi effettuare la bonifica dei tuoi locali contattaci.