rischio desertificazione in Italia

L’Ingegneria contro la desertificazione

La desertificazione nel nostro paese è visto come qualcosa di sconosciuto o comunque lontano da noi, che riguarda i paesi orientali o del sud America, invece è un processo globale che purtroppo riguarda anche il bel Paese.

In Italia la situazione attuale vede il 4,3% del territorio italiano già desertificato ed un ulteriore 20% a rischio desertificazione, questo è causato di diversi fattori come il cambiamento climatico, l’elevato sfruttamento dei terreni agricoli, ma soprattutto una cattiva gestione delle risorse idriche, in quanto fruttiamo solo 11% delle acque dolci, ciò significa che la restante parte viene persa.

Circa il 70% delle risorse idriche, al momento sfruttabili, sono utilizzate per l’irrigazione dei campi, il rimanente 30 % viene utilizzato al livello industriale e residenziale.

Per combattere la desertificazione è necessario riuscire a recuperare 89% delle acque pluviali perse mediante lavori di ingegneria idrica sostenibile attraverso la creazione di nuove riserve idriche di acque pluvie, con la realizzazione di nuovi bacini idrici, ed il recupero di cave o di antichi bacini idrici utilizzati anticamente, questi potranno essere utili all’i rrigazione dei campi, al recupero delle aree desertificate, oltre ad essere una riserva idrica per l’uomo e gli animali.

Di sicura importanza sarà anche il recupero delle aree già desertificate, che non avranno solo necessità di acqua ma di un processo di riforestazione innovativo dettato dalla nuova Ingegneria Naturalistica che rispetta il territori mediante l’utilizzo di piante autoctone. Questo processo, prevede una prima fase che permette la ricostituzione del suolo mediante piante specifiche (graminacee e leguminose) che permettono il fissaggio di azoto nel terreno rendendo il suolo nuovamente produttivo, per poi passare alle arbustive.

Pronto ingegneria da sempre attenta alle tematiche ambientali è disponibile alla realizzazione di progetti attinenti a queste tematiche, sia da enti pubblici che privati per la risoluzione etica dei loro problemi risolvibili con l’ingegneria sostenibile.